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SEVEN UP

7 DONNE 1 MOSTRA collettiva al femminile per inaugurare l'anno 2024 sotto il segno della creatività e della passione.
  • ANIAN LIMB
  • CRISTINA MARIS
  • MARIA ALESSANDRA MARTINI
  • BERTY SKUBER
  • NERINA TOCI
  • GIULIA VASTA
Se i nostri occhi vedessero le anime invece dei corpi, 
quanto sarebbe diversa la nostra idea di bellezza.
Frida Kahlo


SpazioUnimedia è lieta di presentare come prima esposizione del 2024 la mostra "al femminile" SEVEN UP: sette artiste che in piena libertà propongono sette proprie narrazioni iconiche all'interno di un comune viaggio sensoriale ed emozionale.

Ciascuna artista è differente per esperienza esistenziale, percorso artistico e modalità espressiva, ma in forme diverse (pittura, fotografia, collage, digitale) si compone un unicum da cui emerge il tema relazionale, empatico, tipico del linguaggio femminile, dell'esprimersi della donna come soggetto creativo.

In questo insieme si distinguono l'incanto ondivago dei lavori di Berty Skuber, la ricerca di Gaia Lucrezia Zaffarano, che rivisita l'iconografia sacra, l'ironia dei corpi in bilico di Ania Limb, la suggestione dei limpidi schemi fotografici di Cristina Maris, le sequenze di Giulia Vasta in cui il gesto corporeo creativo/distruttivo si ripete nel divenire, la figura umana che sembra svanire nelle geometrie di Nerina Toci, la freschezza grafica ed espressiva dei collage di Maria Alessandra Martini.

Con Seven Up, che sarà seguita da altre due mostre che propongono artiste donne, fino all'estate 2024, SpazioUnimedia si conferma nella volontà di dare spazio e voce al mondo bellissimo dell'arte al femminile.

Dicono di sé:
Il lavoro di Lucrezia Zaffarano è una rivisitazione puntuale del patrimonio iconografico storicizzato e tradizionale con cui l’artista indaga le tematiche contemporanee. La pittura non è mai una mera questione di rappresentazione, serve secondo la poetica dell’artista a creare nuove domande e riflessioni sul mondo attraverso un’indagine antropologica
La ricerca di Giulia Vasta muove nei diversi media: video, performance, fotografia, installazione e pittura. La ricerca del senso, il passare del tempo e l’indagine sull’esistenza sono alcune delle tematiche che ritroviamo nelle sue opere, nelle quali il gesto corporeo raccoglie, conserva, custodisce, crea, distrugge e ricostruisce in un processo in continuo divenire.
Nerina Toci presenta nuovi lavori dove la figura umana necessita di essere individuata, cercata, e sembra quasi svanire senza lasciare traccia. La geometria è invece la parte di un discorso irrisolto, di una verità intangibile. La Toci esprime come sia difficile corrispondere nella logica e nelle contraddizioni, quando da un momento all’altro tutto può nascere e tutto può morire.
Il gioco di Berty Skuber è in qualche modo la partenza e l’arrivo di tutto, ma quale incredibile vagare della fantasia, dell’occhio e della mano muove immagini e sensazioni che si intrecciano a formare un unicum, un caleidoscopio sempre differente e mutevole che ci cattura e ci incanta in una galassia ondivaga tra realtà e irrealtà. E’ l’eterno presente che non nega né il passato né il futuro, ciò che è stato e ciò che sarà.
Nelle opere di Maria Alessandra Martini qui esposte si può rintracciare un filo conduttore molto forte che è la fisicità, la matericità presente talvolta in un dettaglio più o meno evidente che invita al contatto con l’opera stessa. Opere tattili oltre che visive dove il concreto vuole prevalere sul virtuale. In questo suo ”presente imperfetto” lo sguardo dell’artista si spinge fino a invitare o spettatore a farsi partecipe dell’opera stessa.
Guardando le foto di Cristina Maris nasce un’emozione estetico-spirituale vibrante all’unisono con ricordi e presenze. Generano suggestioni dell’essere che appartengono ai vari momenti esistenziali del sentimento, tutto proteso alla ricerca della bellezza semplice, entro limpidi schemi fotografici.
La ricerca di Ania Limb si concentra sui corpi delle donne, corpi in bilico, infilzati metaforicamente su forchette, oggetti sessualmente commestibili, reificati fino ad essere nutrimento. Corpi in disequilibrio, corpi in pericolo. Le pose leziose sono spietatamente smentite da oggetti incollati e pop-up trasformanti e deformanti.
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